L’intestino è il parafulmine dei nostri guai psichici: depressione, ansia, caduta tono umore, stress, tristezza di vita…
Così si è pensato in passato. Ma c’è di più. Oggi si è alzato un nuovo orizzonte nel vitale dialogo tra intestino e cervello, mediato dalla alimentazione giornaliera.
Il sistema intestinale con la sua caotica vitalità parla con il cervello cranico, generando una “rete” di connessioni che genera la “mente” dell’intero nostro organismo.
La “mente” non è solo nel cervello cranico, essa è la risultante dell’intero nostro patrimonio cellulare, umano e microbico, che costituisce il nostro io biologico. L’intestino può condizionare il cervello, la nostra salute fisica ma anche psichica. Esiste un linguaggio bidirezionale tra il cervello cranico, il cervello enterico e gli altri neuroni diffusi su tutto il nostro organismo, il cervello diffuso, la nostra “mente”.
Il cibo ha la chiave per accendere questo linguaggio con le sue molecole capaci di generare stimolazioni sensoriali e metaboliche, ormonali, immunitarie, gratificanti o aggressive.
Ogni giorno il cibo accende il cervello diffuso, anche se noi non riusciamo a percepire e a “sentire” questo linguaggio. Sentiamo questo linguaggio con il nostro personale stato di benessere, di benestare o di malessere fisico e psichico.
La alimentazione giornaliera diventa quindi la luce che illumina la nostra giornata emozionale. Mangiare è pensare.
CINQUE SENSI e IL SESTO SENSO
I nostri pensieri, le nostre emozioni sono generate dalle stimolazioni sensoriali esterne al corpo umano percepite dai nostri cinque sensi (occhio, orecchio, gusto, olfatto, tatto) e dalle stimolazioni sensoriali generate dall’ambiente interno al nostro organismo, in particolare dall’intestino, veicolate ed elaborate dal nervo vago, il nostro sesto senso.
Su questo sesto senso, noi fermiamo la nostra attenzione, esso condiziona la nostra vita, anche se non sappiamo della sua esistenza. Ma c’è! Il cibo è il software che agisce sull’hardware, dato dal sistema intestinale, dal sistema nervoso volontario, correlato con la nostra volontà e da sistema nervoso autonomo, svincolato dalla nostra volontà.
Non è scientificamente accettabile pensare ad una gerarchia biologica tra cervello cranico (primo cervello), cervello enterico (secondo cervello).
Esiste nel corpo umano un cervello unico e diffuso su tutto l’organismo.
NUOVI ORIZZONTI SCIENTIFICI. MANGIARE E’ PENSARE
Emergono nuovi orizzonti scientifici nella conoscenza del vitale rapporto tra alimentazione, intestino e cervello, sistema nervoso, stile di vita, stato emotivo e psichico di ciascuno di noi.
La gioia, la felicità, il nostro benessere fisico e psichico possono nascere dalla nostra biologia, dal nostro Io biologico, generato ogni giorno dal cibo e dal respiro quotidiano, dalle stimolazioni sensoriali e culturali in cui noi siamo immersi ogni giorno, nel nostro vivere quotidiano.
Occorre acquisire nuova conoscenza e consapevolezza del nostro corpo per vivere in salute: l’arte di vivere a lungo in benessere.
Occorre uscire da una visione meccanicistica e riduzionistica, generata nel ‘600 con il filosofo e scienziato Cartesio, nella quale il nostro organismo è considerato una macchina, composta da organi separati e non dialoganti tra loro.
Il nostro corpo è più di una somma di organi.
Mangiare è più di un semplice e banale calcolo giornaliero di Calorie. Mangiare è pensare. Il rapporto tra alimentazione, intestino, cervello, stato emotivo-culturale è un nuovo orizzonte scientifico, di comunicazione tra organi dialoganti tra loro.
Occorre considerare il nostro corpo come un sistema aperto e complesso.
E’ un nuovo paradigma da vivere appieno e con slancio. Il corpo umano è un sistema biologico complesso, costituito da tante componenti interagenti tra loro, è un sistema biologico aperto perché entrano al suo interno: cibo, acqua, aria, cultura, inquinanti fisici, microbiologici e chimici, luce solare, ossigeno, pensieri, cultura… ed escono acqua, aria, energia, calore metabolico, anidride carbonica, prodotti catabolici di scarto… comportamenti ed emozioni.
DENTRO DI NOI… UN’ ALTRA PERSONA
Vitale è il sistema nervoso autonomo, svincolato dalla nostra volontà e coscienza, ma in grado di gestire le nostre funzioni vitali.
Il sistema nervoso autonomo controlla il nostro metabolismo, il nostro profilo ormonale ed immunitario, il nostro cuore, l’attività respiratoria, la nostra attività sessuale, il nostro comportamento alimentare, il nostro tono dell’umore…
E’ come se ciascuno di noi avesse dentro di se stesso una altra persona che agisce svincolata dalla nostra volontà. Le stimolazioni sensoriali esterne e viscerali-interne legate alle stimolazioni alimentari, respiratorie, alla vita quotidiana e culturale agiscono sul sistema nervoso autonomo.
L’intestino ha un ruolo primario nel condizionare il nostro vivere. Non è solo un organo che accoglie 2-3 kg di cibo al giorno.
Prof. Pier Luigi Rossi