Gli spinaci possono essere validi alleati nella prevenzione dell’obesità in quanto contengono un composto naturale chiamato Tilacoidale capace di ridurre il desiderio del cibo. La scoperta è stata fatta dallaprof.ssa Charlotte Erlanson-Albertsson, dell’Università di Lund in Svezia, che durante una ricerca è riuscita a isolare il composto mentre stava cercando di trovare un modo per alleviare i morsi della fame. La studiosa ha così scoperto che il Tilacoidale rallenta la digestione degli alimenti dando un maggior senso di sazietà prolungato nel tempo. A livello intestinale, secondo la studiosa, viene attivato un meccanismo che ha lo scopo di non far sentire più la fame.
Non è però sufficiente mangiare gli spinaci così come sono ma è necessario prima schiacciarli, filtrarli e centrifugarli in modo da poter liberare i tilacoidi dalle cellule della pianta che il nostro organismo non è in grado di assimilare direttamente dagli spinaci freschi.
Secondo la professoressa Erlanson-Albertsson, l’effetto dei Tilacoidi non può essere ricondotto a un solo principio attivo. “Esso – conclude la ricercatrice – contiene centinaia di sostanze: galattolipidi, proteine, vitamina A, E, K, antiossidanti, beta-carotene, luteina, e così via”.
Un altro alleato nel controllo del peso è il calcio, uno dei minerali più utili alle funzioni dell’organismo e alla salute di ossa e denti. È quanto emerso da uno studio danese pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition e segnalato dall’Osservatorio AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – Area Integratori Alimentari).
Lo studio , condotto su 7.569 persone, evidenzia la significativa efficacia dell’assunzione di calcio nel controllo del peso corporeo, sottolineando come per ogni 1.000 mg di calcio assunti sia associata una riduzione di peso pari a 0,076 kg.
“Analizzando il potenziale impatto del calcio sul peso corporeo , la ricerca ha aggiunto valore al dibattito già in essere sul tema** e suggerito come questo minerale possa contribuire a ridurre l’assorbimento di grassi: livelli di calcio più elevati sembrano influenzare i livelli della forma attiva della vitamina D che a sua volta si traduce in una bassa concentrazione intracellulare di calcio. Si pensa che questo fattore stimoli la scissione dei grassi (lipolisi) e l’inibizione dell’accumulo di grasso nelle cellule adipose – spiega Giovanni Scapagnini, biochimico clinico ed esperto dell’Osservatorio AIIPA – Le nuove ricerche hanno aperto anche la strada alla correlazione tra assunzione di calcio e circonferenza della vita, dove i geni possono giocare un ruolo fondamentale. I ricercatori hanno infatti osservato un legame tra calcio e più ridotti girovita nelle persone geneticamente predisposte ad averne ampi”.
Tra i cibi più ricchi di questo minerale vi sono i yogurt e formaggi, insieme ad alcune piante come il tarassaco, la rucola,il rosmarino, il prezzemolo e il basilico; anche le mandorle, che ne contengono molto, giocano un ruolo importante contribuendo ad accelerare il metabolismo.
fonte Redazione informasalus .it