È stata pubblicata una revisione centrata sulle potenziali applicazioni terapeutiche della soppressione della percezione del gusto dolce nel trattamento del’obesità.Come è noto i sapori dolci sono riconosciuti da un recettore complesso tetradimerico (recettore di tipo 1) cui sono legati il componente 2 (T1R2) e il 3 (T1R3), tutti localizzati nella bocca. Questo recettore si esprime, però, anche nell’intestino, dove è coinvolto nell’assorbimento intestinale, nella regolazione metabolica, e nell’omeostasi del glucosio. Secondo gli autori, queste funzioni metaboliche, rendono tale recettore come un potenziale bersaglio terapeutico per il trattamento dell’obesità e delle relative disfunzioni metaboliche conseguenti, come il diabete. Ecco perché, attualmente, sono allo studio alcuni inibitori o bloccanti del recettore che appaiono come promettenti agenti terapeutici. Nella revisione si discute in particolare sulle proprietà di soppressione del recettore del gusto dolce riguardanti una proteina chiamata gurmarina, che sembra attiva solo nei roditori.
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22983596 Appl Microbiol Biotechnol. 2012 Nov;96(3):619-30. doi: 10.1007/s00253-012-4387-3. Epub 2012 Sep 18. Sweet-taste-suppressing compounds: current knowledge and perspectives of application.