Queste associazioni sono state indagate in 2126 soggetti inclusi nel Netherlands Study of Depression and Anxiety. Si procedeva considerando al basale l’eventuale associazione tra la gravità della depressione (Inventory of Depressive Symptoms) o dell’ansia (Beck Anxiety Inventory) al confronto con i cambiamenti dei lipidi plasmatici (colesterolemia totale HDL, LDL e trigliceridi) e la misura della circonferenza vita nel corso di 2 anni di follow-up. E’ stata quindi condotta un’analisi multivariata eliminando i fattori confondenti come età, sesso, istruzione e tabagismo. Si è così, in sintesi, evidenziato che per la depressione grave, si confermavano le correlazioni negative con l’aumento del colesterolo totale e della circonferenza vita, ma la riduzione dei sintomi depressivi non sembrava coincidere con un miglioramento della misura della circonferenza vita, o dei livelli di colesterolo HDL e, nel tempo, un aumento dell’obesità addominale non corrispondeva a una potenziale riduzione della gravità dei sintomi depressivi. Di conseguenza, queste persone sono a rischio prolungato e crescente per le dislipidemie e l’obesità, che, a loro volta, li predispongono a malattie cardiovascolari.
Fonte:http://www.ncb.nlm.nih.gov/pubmed/23197842 Psychosom 2012 Nov 28. [Epub ahead of print]Longitudinal Relationship of Depressive and Anxiety Symptoms With Dyslipidemia and Abdominal Obesity.