I ragazzini più snelli e meno in forma ,mostrano profili di rischio cardio-metabolico migliori ,rispetto ai loro coetanei più pesanti e meno in forma .Alcuni ricercatori greci hanno raccolto i dati antropometrici, le misure della composizione corporea, i dati sull’attività fisica, sul fitness cardio-respiratorio, e il profilo biochimico del sangue relativo a un campione rappresentativo di 1222 ragazzi e 1188 ragazze, di età compresa tra 9-13 anni. Tra i dati emergeva per prima una prevalenza di sovrappeso e obesità del 29,9% e 11,8% rispettivamente.
In entrambi i sessi, la concentrazione di colesterolo HDL nel plasma era più alta nel gruppo dei “più magri e meno in forma’” (più basso quartile di BMI e di fitness) rispetto al gruppo dei “più pesanti e più in forma” (più alto quartile di BMI e di fitness) e rispetto a tutti gli altri bambini del gruppo intermedio. Inoltre, nel gruppo “più snelli meno in forma” entrambi i sessi mostravano una minore concentrazione di trigliceridi plasmatici, un rapporto inferiore colesterolo HDL /colesterolo totale, minore HOMA-IR, insulinemia e più bassa pressione arteriosa sistolica, rispetto ai ragazzini del gruppo “più pesanti e più in forma” e/o rispetto ai ragazzini dei gruppi intermedi.
Tendenze simili sono state osservate per l’ipertensione e per l’insulino-resistenza per entrambi i generi. Infine, gli effetti dell’essere “più snelli e meno in forma” sugli indici sierici di rischio cardiometabolico erano medio – piccoli. Gli autori, dunque, ritengono che complessivamente, nei ragazzi di questo campione, il peso sia il fattore determinante del profilo cardiometabolico plasmatico.
Fonte :www d.s medica.info