Le uova sempre additate per l’alto contenuto di colesterolo e pertanto spesso allontanate dai nostri menù, vivono ora un momento di ‘gloria’ grazie ad un recente studio americano condotto da un gruppo di ricercatori della Purdue University, negli Usa.
Lo studio ha coinvolto 16 uomini in condizioni fisiologiche. Questi sono stati invitati a consumare tre tipi diversi di insalate. Tutte prevedevano una base comune composta da carote,pomodori, spinaci, lattuga romana e bacche di goji. La differenza era rappresentata dall’uovo infatti in una si chiedeva aggiungere 1 uovo, nell’altra 1 uovo e mezzo fino a 3 uova strapazzate e in una nulla.
Dall’analisi dei dati è emerso che coloro che avevano mangiato la quantità maggiore di uova hanno registrato un assorbimento dei carotenoidi maggiore da tre a nove volte. I carotenoidi presenti nell’insalata erano il beta-carotene, l’alfa-carotene, il licopene, la luteina e la zeaxantina.
In particolare, lo studio ha dimostrato che tre uova intere hanno contribuito al 10% della luteina totale consumata e il 14% della zeaxantina totale consumata, mentre gli altri tre tipi di carotenoidi secondo gli studiosi sono stati ricavati esclusivamente dall’insalata.
“Tale aumento è di notevole importanza perchè un incremento significativo di nutrienti assorbiti dalle verdure, in particolar modo i carotenoidi, permette di incidere positivamente sulla prevenzione di alcune malattie quali cancro e patologie cardiovascolari. Sappiamo che le principali fonti di carotenoidi sono pomodori, lattuga e carote ma lo studio ha evidenziato che l’aggiunta di uovo permette il loro migliore assorbimento
fonte :Funiber