Mandorle, noci, pistacchi. Consumare la frutta secca col guscio contribuisce a ridurre di un quarto i rischi per il cuore. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della Harvard University, secondo i quali un consumo regolare di questi alimenti favorirebbe una minore occorrenza di patologie quali infarto, ictus e patologie coronariche.
I ricercatori hanno preso in considerazione i profili clinici di oltre 210 mila infermiere e operatori sanitari statunitensi, seguendoli nell’arco di 32 anni e raccogliendo informazioni, tramite un questionario autocompilato, in relazione a stile di vita, storia clinica ed eventuali malattie. In tale periodo sono stati registrati 14.136 casi di malattie cardiovascolari maggiori, tra cui 8.390 di malattie coronariche e 5.910 di ictus.
Sono stati riscontrati dei benefici in termini di prevenzione dei rischi per coloro che consumavano regolarmente spuntini a base di noci, mandorle, pistacchi, nocciole, anacardi o arachidi.
In particolare, chi consumava frutta secca col guscio due o più volte a settimana ha mostrato una propensione allo sviluppo di malattie coronariche o cardiovascolari inferiore rispettivamente del 23 e del 15%. Un pari ammontare di arachidi avrebbe fruttato un beneficio equivalente al 15 e al 13%. Riducendo il consumo di noci, mandorle e nocciole a una volta a settimana le percentuali passerebbero al 21 e al 19%.
“I nostri risultati – ha dichiarato la dott.ssa Marta Guasch-Ferre, nutrizionista presso la Harvard University di Boston e autrice principale dello studio – supportano le raccomandazioni sull’incrementare l’assunzione di una varietà di frutta secca col guscio come parte di un percorso alimentare salutare al fine di ridurre i rischi di patologie croniche nella popolazione generale”.
fonte :Redazione Informasalus