Con il termine Dragon Boat si indica una canoa con una caratteristica testa a forma di drago posta sulla punta di questa particolare imbarcazione che arriva a contenere fino a 20 vogatori.
La storia delle gare dei Dragon Boat risalgono a miti e leggende originarie della Cina, il cui tema centrale e costante è la figura del drago. Le gare dei Dragon Boat fanno parte della Festa delle barche di drago, o anche Festa di Duanwu (端午节), che ha luogo il quinto giorno della quinta luna, in base al calendario lunare cinese. Secondo la leggenda più popolare, il Dragon Boat Festival ricorda il tentativo, avvenuto nel 277 a.C., di salvare il poeta nazionale cinese Qu .Yuan dall’annegamento. Ancora oggi, in onore del poeta, le gare dei Dragon Boat vengono organizzate in tutto l’oriente il quinto giorno della quinta luna. D’altra parte, a dimostrazione di come le leggende intreccino le storie fantastiche e le origini dei loro miti, la Festa di Duanwu esisteva già prima che nascesse Qu Yuan. Ne è una testimonianza anche la Festa dei Wuyue. Gli Wuyue erano un’antica tribù, il cui totem era appunto un drago. I Wuyue in questo giorno ,offrivano sacrifici in onore del drago. Un’altra storia afferma che le barche con le teste di drago intagliate fossero utilizzate durante le inondazioni per placare le furie dei draghi.
In Italia, lo sport della barca drago è organizzato dalla Federazione Italiana Dragon Boat (FIDB). Sulle tipiche imbarcazioni decorate con testa e coda di drago, lunghe circa 11 mt, condotte da 20 canoisti che sono disposti a coppie messe in fila e che pagaiano, da un solo lato. Gli equipaggi sono completati da un tamburino a prua, che scandisce il tempo su un tamburo e da un timoniere, a poppa, che mantiene la direzione. Le gare classiche sono sui 200, 500 e 1.000 metri, con equipaggi solo maschili e misti (categoria Open) con almeno 8 donne .
Da un punto di vista bioenergetico, la prestazione di un atleta di D.B è fortemente dispendiosa: in una gara di 1000 metri viene utilizzato per l’80-85% il sistema aerobico, per l’11-15% il sistema anaerobico lattacido e per il restante 5-9% il sistema anaerobico analattacido. È necessario, quindi, impostare il programma alimentare con una prevalenza di carboidrati complessi; i cosiddetti amidi e tra questi, in primo luogo, le paste alimentari, soprattutto di grano duro, il riso, le patate, il pane e altri prodotti da forno, nonché i vari altri tipi di cereali (mais, orzo, farro, ecc.). Positiva anche l’assunzione di legumi, sia pure con qualche riserva e precauzione, per evitare i possibili disagi digestivi (gonfiore, flatulenza e rapido svuotamento intestinale) provocati dall’incompleta digestione della fibra alimentare, di cui questi alimenti sono particolarmente ricchi. Di conseguenza, gli zuccheri semplici (zucchero comune, miele, marmellate, dolci, frutta, ecc.) costituiranno una frazione percentuale relativamente modesta (20%) dell’intera quota glucidica. Le proteine devono rappresentare il 12-15% delle calorie totali assunte nella giornata e devono provenire sia da alimenti di origine animale (latte e derivati, carni, pesci, uova, ecc.), sia da alimenti di origine vegetale: legumi (ceci, fagioli, piselli, ecc.). I grassi devono rappresentare una quota variabile, secondo le circostanze, tra il 28% e il 30% dell’energia totale giornaliera, e verranno assunti sia come grassi contenuti negli alimenti (latte, formaggi, carni, salumi, uova, pesci, semi oleosi, frutta secca, ecc.), sia come “condimenti” (olii, burro). Tra questi ultimi sono da preferire le fonti di provenienza vegetale, con particolare riguardo all’olio extravergine di oliva. Non è necessario un apporto vitaminico superiore al normale, tuttavia l’assunzione in modo superiore di vitamina C, vitamina E e vitamine del gruppo B, nei periodi nei quali l’atleta di D.B si sottopone ad elevati e ripetuti carichi di lavoro, permette un miglioramento nei processi metabolici di utilizzazione di zuccheri, proteine e grassi. I sali minerali costituiscono invece un argomento di notevole interesse, con particolare riguardo al Sodio, Potassio, Fosforo, Zolfo, Iodio, Magnesio, Calcio e Ferro. Infatti, è noto che l’attività fisica provoca un grande aumento della sudorazione con l’eliminazione di notevoli quantità di acqua e conseguentemente di sali minerali. Questi potranno facilmente essere recuperati con l’assunzione di succhi e spremute di frutta, latte, e/o minestre, preparate facendo essenzialmente uso di verdure fresche. L’idratazione attraverso acque gassate diventa utile solo dopo sforzi fisici elevati poiché queste permettono di ricostruire la riserva alcalina e di combattere l’acidosi da fatica. Il caffè, se preso in quantità non eccessiva, stimola il sistema nervoso centrale ed il muscolo cardiaco incrementando l’attività mentale e la produzione di adrenalina con effetto di potenziamento.
Il Dragon Boat è una disciplina sportiva che ben rappresenta la nuova interpretazione dei valori dello sport moderno: attività fisica di alto livello e di contenuto tecnico; sport di squadra, dove il singolo contribuisce al successo del gruppo; infine, sport per tutti. Da questi presupposti è facile desumere che chiunque pratichi quest’attività avverte presto l’importanza del suo ruolo per il successo del gruppo. L’unione, la condivisione della fatica ma anche del grande divertimento, tutto questo fa parte degli allenamenti come delle gare del Dragon Boat.
A tutti gli atleti della squadra Dragon Boat Lions Distretto 108La ,che il 16 giugno 2013 hanno partecipato alla Corporate Dragon Boat disputata a Firenze,sulle rive dell’Arno.Oltre ad aver sempre creduto nella vittoria,tutti hanno mostrato rigore e determinazione nel seguire la corretta alimentazione per la loro preparazione. La conquista del podio è stata la migliore ricompensa al loro costante allenamento. La sfida con le altre imbarcazioni,la tenacia nel recupero in quei pochi secondi,tutto è stato entusiasmante.
Cosi,a tutti,i miei più grandi complimenti ,per il podio e per aver potuto condividerlo con voi!
Dott.ssa Amelia La Malfa,nutrizionista ,Firenze.