Una dieta vegetariana può ridurre del 32% il rischio di malattie cardiache. È quanto emerge da uno studio condotto sul oltre 44.500 persone, controllate lungo l’arco di undici anni.
Lo studio è il più grande mai effettuato nel Regno Unito ad indagare gli effetti sul cuore della dieta vegetariana e non. Nella fascia d’età fra i 50 e i 70, il 6,8% fra coloro che mangiavano carne o pesce hanno subito un ricovero ospedaliero o sono morti per colpa di malattie cardiache, contro il 4,6% dei vegetariani.
Degli oltre 44 mila soggetti tenuti sotto controllo durante lo studio, i cui risultati verranno pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition, 1.235 sono stati quelli che si sono ammalati di cuore e 169 di loro sono morti.
“La maggior parte dei benefici della dieta vegetariana sulla salute è causata dagli effetti sul colesterolo e sulla pressione sanguigna” ha spiegato Francesca Crowe, autrice dello studio.
Ciò dimostra che la dieta vegetariana contribuisce in maniera determinante alla riduzione di fattori di rischio importanti per la salute del cuore e possiede un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiache”, ha precisato la Crowe, ricercatrice della Cancer Epidemiology Unit ad Oxford.Per saperne di più leggi “The China Study
Fonte informasalus