Il sovrappeso e l’obesità in gravidanza aumentano il rischio di esiti materni e neonatali avversi in maniera proporzionale al BMI.Una popolazione di riferimento dell’Irlanda del nord, per un totale di 30.298 donne in gravidanza (singola), sono state osservate per un periodo di 8 anni, 2004-2011. Le donne sono state suddivise secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in: sottopeso (BMI<18,50 kg / m 2 ); peso normale (BMI 18,50-24,99 kg / m 2; gruppo di riferimento), sovrappeso (BMI 25-29,99 kg / m2 ); obese di classe I (BMI 30-34,99 kg / m 2 ); obese di classe II (BMI 35-39,99 kg / m 2 ) e di classe III (BMI ≥ 40 kg / m 2 ).
Lo scopo primario era verificare gli esiti materni e neonatali. Dopo un’analisi dei dati ottenuti, si è evidenziato che rispetto alle donne di peso normale, le donne in sovrappeso o obese mostravano un significativo aumento del rischio di disturbi ipertensivi della gravidanza; diabete mellito gestazionale; induzione del parto, emorragia post-partum e macrosomia del neonato, con rischi crescenti per le obese di classe II e III. E le donne obese di classe III mostravano anche un aumento del rischio di parto pretermine, di neonati morti e un soggiorno in ospedale > 5 giorni, dato che i figli richiedevano l’ammissione a una unità di cure intensive.
Fonte:htt://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23530609?dop=Abstract BJOG
2013 Mar 27. doi: 10.1111/1471-0528.12193. [Epub ahead of print]
The impact of body mass index on maternal and neonatal outcomes: a retrospective study in a UK obstetric population, 2004-2011.