Dieta o non dieta? Sono obeso o solo in leggero sovrappeso? Per chi decide di dimagrire si apre un ventaglio infinito di soluzioni, dalla dieta liquida, a quella proteica o a zero carboidrati. Regimi alimentari a volte fai da te o consigliati da amici e parenti, ma anche da nutrizionisti che hanno messo a punto le loro soluzioni dietetiche.
I risultati sono troppe volte inefficaci e spesso la dieta seguita crea problemi di salute, quindi resta l’interrogativo sul tipo di dieta.
Per fortuna arriva in aiuto una interessantissima ricerca francese dal titolo “Regimi dimagranti: accettabilità e percezione dell’efficacia” eseguita nell’ambito dello studio Nutrinet Santé.
I ricercatori francesi hanno coinvolto migliaia di volontari ai quali hanno rivolto domande su diete, salute e alimentazione.
Serge Hercberg, che ha coordinato lo studio, nell’illustrare i dati parte dalle motivazioni che hanno indotto i volontari ad intraprendere una dieta dimagrante.
Dai questionari compilati dai partecipanti emerge che “ben due donne ogni tre e metà degli uomini hanno dichiarato che vorrebbero pesare di meno”, ha spiegato l’esperto che ha poi manifestato la sua sorpresa nel rilevare “che questa aspirazione è condivisa anche da più della metà delle donne e da un quarto degli uomini che hanno un peso del tutto normale e che quindi non avrebbero alcun bisogno di dimagrire”.
In sintesi, ciò che motiva maggiormente è il “sentirsi meglio nel proprio corpo”. Questo, ma anche altri motivi, hanno spinto molti dei soggetti ad intraprendere diversi tentativi per perdere peso.
Ad esempio il 9% delle donne che hanno partecipato allo studio è arrivato a provare anche dieci diverse soluzioni alimentari.
In generale, per quanto riguarda i vari tipi di diete, i risultati hanno deluso. Anche le cosiddette diete d’autore sul lungo periodo si sono rivelate inefficaci, qualche chilo perso rapidamente, ma poi recuperato abbastanza presto.
Regimi ipocalorici, quindi, ma scelti come?
Circa il 30% dei partecipanti ha risposto di aver seguito diete fai da te limitando soprattutto l’assunzione di carboidrati come pane e pasta.
Uno stesso numero di intervistati (30% circa) ha ammesso di essersi rivolto al proprio medico o alle strutture sanitarie pubbliche adottando, anche in questo caso, una riduzione calorica facendo a meno di grassi, zuccheri, alcol, solo per fare un esempio.
Il 10% si è invece affidato ad un esperto ottenendo una dieta personalizzata da seguire.
Poi c’è l’ultimo 30% di partecipanti che ha dichiarato di aver seguito una dieta d’autore, prima tra queste la dieta Dukan.
Secondo la ricerca, è proprio la dieta messa a punto dal dietologo francese Pierre Dukan che esce con il peggiore risultato, mentre è andata meglio per la Weight Watchers.
Ma a Nutrinet Santè dicono che in ogni caso ciò che serve per perdere peso (senza riprenderlo) è la costanza. E’ importante avere pazienza perché il raggiungimento del peso ideale passa attraverso il miglioramento della propria alimentazione.
Bisogna far proprie tutte le indicazioni fornite dai nutrizionisti che, anche se noiose, sono quelle che si dimostrano più efficaci.
Altra indicazione importante riguarda l’attività fisica, un toccasana non solo per mantenere la linea ma anche per la salute.
Lo studio riferisce su un’aumentata propensione all’attività fisica nelle persone che decidono di cambiare radicalmente, ovviamente in modo sano, il proprio stile alimentare.
La ricerca riferisce che il 76% delle persone che hanno fatto questa scelta, hanno ottenuti dei risultati mantenuti poi nel tempo.
In sintesi, è più lo stile di vita adottato a fare la differenza in termini di efficacia. Ma riferendosi alle diete Hercberg trae delle conclusioni sostenendo “che le diete dimagranti vanno fatte solo quando servono davvero”.
In questo caso, aggiunge l’esperto, “è meglio scegliere regimi meno spettacolari, seguire le raccomandazioni nutrizionali indicate dalle strutture pubbliche sanitarie, non pretendere risultati troppo rapidi, ma puntare a risultati adatti a mantenere la perdita di peso. E farsi seguire dal medico, nel caso esistano veri problemi dietetici”.
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