Mangiare pesce grasso o oleoso, come il salmone oppure lo sgombro, due volte a settimana protegge il cuore. Merito degli acidi grassi omega-3 associati a un minore rischio, di circa un sesto inferiore, di importanti eventi cardiovascolari come infarti e ictus. A rivelarlo è una revisione di studi su 192mila partecipanti di 60 diversi Paesi, pubblicata su JAMA Internal Medicine.
“Esiste un significativo vantaggio – spiega l’autore principale della ricerca, Andrew Mente – legato a un consumo di pesce nelle persone con malattia cardiovascolare”. Non è stato invece osservato alcun beneficio particolare per coloro che non avevano malattie cardiache o ictus, che però possono secondo gli studiosi giovarsi comunque del consumo di pesce. “Questo studio – conclude Mente – ha importanti implicazioni per le linee guida sull’assunzione di pesce a livello globale. Indica che l’aumento del consumo in particolare di quello oleoso nei pazienti cardiovascolari può produrre un vantaggio cardiovascolare di media entità”.
Fonte Nutri&Previeni