Mangiare a casa, sì, ma cucinando.

Uno studio americano ha voluto indagare se il fatto di prepararsi a casa i piatti della dieta fosse efficace nella perdita di peso. In effetti, gli americani cucinano meno pasti a casa e mangiano più cibi pronti preparati altrove.

Cucinare a casa è associato a diete di qualità superiore, mentre consumare pasti fuori casa o piatti pronti può portare a livello di popolazione ad aumenti dell’obesità e fattori di rischio per malattie croniche.

Gli obiettivi di questo studio erano quindi di esaminare la cucina come intervento per il controllo del peso negli adulti in sovrappeso e obesi e capire se un tale intervento aumentasse la compliance alimentare dei partecipanti e la qualità della dieta.

Gli adulti in sovrappeso e obesi sono stati randomizzati in una delle due condizioni di intervento: attiva o dimostrativa. Entrambe le condizioni hanno ricevuto lo stesso intervento di perdita di peso comportamentale di 24 settimane e lezioni di cucina bisettimanali.

La condizione attiva ha preparato un pasto settimanale durante una lezione pratica, mentre la condizione dimostrativa ha osservato uno chef preparare lo stesso pasto.

La condizione attiva ha perso molto più peso a sei mesi rispetto alla condizione dimostrativa (7,3% contro 4,5%). Entrambe le condizioni hanno visto miglioramenti significativi nei punteggi delle abitudini alimentari e nei punteggi dell’indice di alimentazione sana, sebbene non siano state notate differenze significative tra i gruppi.

L’aggiunta della cucina attiva a un intervento di gestione del peso può migliorare i risultati di perdita di peso, sebbene i benefici nella qualità della dieta e nei comportamenti in cucina possano essere visti anche con l’aggiunta di un intervento di cucina solo dimostrativo.

 

 

Autori: Mattie Alpaugh, Lizzy Pope, Amy Trubek, Joan Skelly, Jean Harvey

Fonte: Nutrients. 2020 Nov 28;12(12):E3669. doi: 10.3390/nu12123669.

Link della fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33260523/