“Diversi studi epidemiologici e sperimentali, anche se non tutti, suggeriscono come un elevato consumo di carne, specialmente rossa e lavorata a livello industriale, sia associato ad un aumento del rischio di cancro al colon-retto”. È quanto sostiene uno studio pubblicato su Nutrition Research che rileva come l’incidenza di cancro al colon-retto sta rapidamente aumentando nei Paesi sviluppati, in particolare tra la popolazione che ha adottato le abitudini alimentari occidentali.
All’origine della correlazione tra consumo di carne e aumento del rischio di cancro al colon-retto potrebbe esserci, spiegano gli studiosi, la composizione della carne e i composti che si generano con le modalità di cottura. “Tali fattori – proseguono gli studiosi – possono avere effetti sulla mucosa intestinale e indurre genotossicità e disturbi metabolici.
Una maggiore fermentazione batterica (putrefazione) di proteine non digerite e produzione di metaboliti batterici derivati dagli amminoacidi possono avere effetti sull’omestoasi e sulla rigenerazione dell’epitelio del colon. Ciò si correla al fatto che la maggior parte dei cancri al colon sono individuati nel colon distale e nel retto dove avviene la fermentazione delle proteine. Sulla correlazione tra consumo di carne rossa e cancro al colon-retto persistono comunque forti controversie”.
fonte redazione Informa salus.it