antiLa percentuale di persone che soffre di infiammazioni e dolori di vario genere è altissima. Talvolta queste condizioni sono talmente estreme da essere invalidanti. Per questo motivo e per la fretta di ritrovare giustamente un po’ di sollievo e di benessere si ricorre all’utilizzo di antinfiammatori di sintesi (farmaci).

Il trattamento con il farmaco d’emergenza può essere utile ma generalmente le persone che ricorrono a tale soluzione lo fanno in modo ricorrente e abitudinario causando assuefazione e peggiorando le condizioni generali dell’organismo. L’antinfiammatorio di sintesi infatti agisce direttamente sullo stomaco (irritando la sua mucosa e inibendo l’azione delle prostaglandine) mentre il fegato ha il faticoso ingombro di smaltirne il carico.

A lungo andare tutto questo meccanismo non può che nuocere all’organismo che non funziona a “compartimento stagni “ma lavora in ”equipe”. Vale a dire che in coda si possono danneggiare anche i reni e  l’intestino

Per questo è sempre bene  fare della prevenzione la propria arma per evitare di ricorrere a soluzioni che nell’immediato ci sollevano dall’infiammazione ma che poi, dall’altra ci danneggiano ancora di più.

Come spesso accade l’alimentazione ci viene incontro dandoci un aiuto . Come già accennato ci sono dei cibi che posseggono delle portentose caratteristiche antinfiammatorie. Alcuni di questi cibi possono essere introdotti quotidianamente nella nostra alimentazione  come agenti preventivi nei confronti delle parti del corpo più vulnerabili e facili alle infiammazioni.

Detto questo si deve porre l’attenzione anche all’eliminazione di alimenti che invece possono aumentarla. Un tessuto o un distretto corporeo può infiammarsi per cause meccaniche, chimiche e biologiche. Ecco perché è bene osservare il proprio corpo e le sue reazioni al fine di intervenire tempestivamente impedendo una cronicizzazione  dell’infiammazione con le relative conseguenze.

 

Cibi da evitare

Alcuni cibi contengono un acido particolare chiamato acido arachidonico ad attività spiccatamente pro-infiammatoria a carico dell’organismo. Questi cibi sono la carne e le uova, le arachidi e i latticini (formaggi).

Nell’organismo l’acido arachidonico è sintetizzato attraverso l’acido linoleico. Questa è un’informazione estremamente utile perché ci fa meglio comprendere l’importanza nella scelta degli oli e dei grassi contenuti specialmente nei  prodotti da forno confezionati ma anche in quelli di produzione artigianale.

Si tenga presente che l’acido arachidonico si concentra in specie nel sistema nervoso e nel tessuto muscolare. Per intenderci  questo acido non è solamente  infiammatorio ma  è anche utile nella misura in cui lo produce l’organismo ( ad esempio lo troviamo nel latte materno per lo sviluppo del feto) mentre è da sottolineare che un’eccessiva entrata attraverso l’alimentazione lo rende nocivo, appunto pro infiammatorio.

Questa azione è coinvolta nell’aterosclerosi, nell’artrite reumatoide, nella psoriasi e in alcune altre malattie autoimmuni. Una  correzione alimentare dunque che regoli l’ingresso in eccesso di questo acido è di indubbia utilità.

Possiamo dunque affermare che i “Cibi nemici” (azione infiammatoria) siano gli zuccheri e i carboidrati raffinati (grano o frumento), le carni e i formaggi, i cibi confezionati, il glutammato e alcune particolari combinazioni alimentari (non è corretta l’associazione omega 6 con cibi che innalzano l’insulina come il dolcino a fine pasto), conservanti, additivi e pur non essendo un cibo consideriamo anche lo stress.

 

Cibi antinfiammatori

La natura offre una svariata gamma di cibi antinfiammatori. In generale  un’alimentazione che preveda frutta e verdura fresca e di stagione e cibi integrali possono già fare molto.

Altri cibi in particolare contengono però sostanze o principi attivi che agiscono in modo mirato. La maggior parte dei farmaci di sintesi (per qualunque uso) nascono proprio da un attento esame scientifico rivolto alle piante in questione. La digitale che è un famoso farmaco per la cura del cuore  (cardiocinetico) ne è un chiaro esempio come lo è anche l’aspirina e tanti altri ancora. Addirittura l’azione potente di talune erbe ne ha posto divieto da parte del ministero della salute per il loro utilizzo e commercializzazione per poi aggiornarne i dosaggi e le modalità d’utilizzo.

Gli  omega tre (pesce azzurro e alcuni frutti a guscio) tornano  anche in questo caso sulla nostra tavola. La loro azione sulla ciclo ossigenasi (cox) riduce l’infiammazione.

Il binomio salute e olio extra vergine d’oliva è ormai noto ed è uno dei fiori all’occhiello della nostra cucina mediterranea grazie alle sue numerose virtù. Non di meno lo sono l’olio di lino e di canapa, meno utilizzati ma saliti alla ribalta in questi ultimi anni grazie alle nuove scoperte favorevoli sul loro utilizzo nell’alimentazione quotidiana.

Il lino è particolarmente apprezzato per la salute dell’intestino e trova soddisfazione anche per la creazione di ottime ricette culinarie. La canapa si trova anche sotto forma di pasta, olio e paté (valida alternativa a sughi e intingoli poco salutari da spalmare sul pane o da aggiungere a primi piatti e secondi con verdure).La canapa contiene buone quote di proteine nobili e vitamine del gruppo B, C,PP e minerali come il ferro, il magnesio, il calcio e il potassio, tutti elementi utili specialmente in chi adotta un regime vegano o vegetariano. Quindi è un toccasana per il sistema nervoso e per  le problematiche cardiocircolatorie(colesterolo), problemi di pelle e di bronchi.

Il riso ha ottime proprietà sfiammanti e regolatrici. È “rinfrescante”e ha una buona azione disintossicante e combatte l’ipertensione. Generalmente piace a tutti ed è una ottima alternativa per chi non può mangiare cereali contenenti il glutine.

I frutti rossi sono un concentrato di polifenoli, sostanze che ci aiutano a combattere i radicali liberi. Hanno inoltre un buon contenuto vitaminico e in particolare di vitamina C e A. In generale sostengono l’organismo con attività depurative, disinfettanti, astringenti e antiossidanti.

Il tè verde ha un buon potere antiossidante e  si rivela utile nelle diete ipocaloriche. Regola la pressione e migliora la circolazione ed è amico del colesterolo.

Le proprietà antinfiammatorie dell’ananas sono ben conosciute dalle donne.  L’ananas combatte l’infiammazione a livello locale (cellulite) e l’edema migliorando la ritenzione idrica. È ricco di vitamina C e minerali come il potassio e il calcio.

Fonte : www.cure-naturali.it