Nonostante una piccola flessione, l’obesità infantile resta un fenomeno largamente diffuso e preoccupante nel nostro Paese. Le ragioni principali: dieta sbilanciata e sedentarietà. I numeri riportati durante l’ultimo convegno “OKkio alla salute” sui risultati della IV raccolta dati (21 gennaio 2015) sono ancora preoccupanti, nonostante qualche miglioramento. Rispetto alle precedenti rilevazioni, di fatto, si è osservata una progressiva diminuzione della percentuale di bambini di 8-9 anni in eccesso ponderale: il 20,9% è in sovrappeso (23,2% nel 2008) e il 9,8%obeso (12% nel 2008). Comunque sia, questi nuovi dati mettono il nostro Paese ai primi posti in Europa per ciò che riguarda l’obesità infantile,un fenomeno persistente e più marcato nelle regioni del Centro e del Sud. L’alimentazione non adeguata e lo stile di vita poco salutare sono i fattori che giocano un ruolo determinante. Per esempio: l’8% dei bambini salta la prima colazione, mentre il 31% fa una colazione non equilibrata in termini di carboidrati e proteine. Inoltre, il 52% fa una merenda abbondante a metà mattina e il 25% dei bambini non mangia frutta o verdura. E ancora, il 41% dei genitori intervistati ha dichiarato che i propri figli consumano abitualmente bevande zuccherate e/o gassate, e con il loro permesso! La sedentarietà alberga in casa e a scuola. Nel 2014, infatti, il 16% dei bambini non ha svolto alcuna fisica il giorno precedente l’indagine. Il 18% pratica uno sport per non più di un’ora a settimana, e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta. A casa: il 42% dei bimbi ha la tv in camera, mentre il 35% guarda la tv o gioca con i videogiochi, per oltre 2 ore al giorno. Ma ciò che maggiormente preoccupa è che i genitori hanno una percezione distorta e approssimativa delle problematiche alimentari e del peso dei propri figli. Il 38% delle mamme intervistate, non ritiene che il suo bambino sia obeso, mentre il 29% non nota neanche gli eccessi nel consumo di cibo. E infine, ma non per ultimo: solo il 54% delle scuole promuove lo svolgimento di attività fisica al di fuori della scuola stessa, solo il 74% degli istituti osservati ha una mensa autonoma; e ancora, solo il 55% prevede la distribuzione di merende di frutta o di yogurt. Insomma, sui temi nutrizione, stile di vita e salute, c’è ancora molto da educare!
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonte :http://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/