Le donne sono più colpite dalle malattie della tiroide rispetto agli uomini per diverse ragioni, tra cui:
- Fattori ormonali: le fluttuazioni degli ormoni femminili, come gli estrogeni e il progesterone, durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa possono influire sulla funzione tiroidea. Questi cambiamenti ormonali possono rendere le donne più suscettibili a disturbi come l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo
- Autoimmunità: la maggior parte delle malattie tiroidee sono di natura autoimmune, il che significa che il sistema immunitario attacca erroneamente la ghiandola tiroidea. Le malattie autoimmuni della tiroide, come la tiroidite di Hashimoto e la malattia di Graves-Basedow, sono più comuni nelle donne che possono ereditare una maggiore suscettibilità a queste condizioni da membri della famiglia che ne sono affetti
- Sensibilità agli ormoni tiroidei: le donne possono essere più sensibili agli squilibri degli ormoni tiroidei rispetto agli uomini, il che significa che anche piccole variazioni nei livelli degli ormoni tiroidei possono avere un impatto significativo sulla loro salute
L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nelle disfunzioni tiroidee. Una dieta equilibrata può influenzare la salute della tiroide in vari modi, ecco dieci consigli per favorire la salute della tiroide:
- Iodio: assicurarsi di consumare alimenti ricchi di iodio come alghe marine, pesce e latticini per supportare la produzione degli ormoni tiroidei
- Selenio: alimenti come noci del Brasile sono importanti per la funzione tiroidea e la riduzione dell’infiammazione
- Vitamine del gruppo B: consumare alimenti come cereali integrali, legumi e verdure a foglia verde per sostenere il metabolismo e la conversione degli ormoni tiroidei
- Evitare goitrogeni: limitare l’assunzione di vegetali come cavoli, broccoli e spinaci crudi, che possono interferire con la funzione tiroidea
- Bilanciare lo zucchero: mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue attraverso una dieta a basso indice glicemico per ridurre lo stress sulla tiroide
- Proteine: assicurarsi di avere sufficienti proteine magre per supportare la produzione di ormoni
- Limitare cibi processati: ridurre il consumo di cibi trasformati e raffinati per evitare sostanze chimiche che possono influenzare negativamente la tiroide
- Omega-3: integrare alimenti ricchi di omega-3 come pesce grasso, semi di lino e olio di pesce per ridurre l’infiammazione
- Monitorare glutine: in alcuni casi, evitare il glutine può essere benefico per chi soffre di disfunzioni tiroidee, specialmente in presenza di malattia autoimmune
- Consultare uno specialista: prima di apportare cambiamenti significativi nella dieta, consultare sempre un professionista della salute specializzato in nutrizione per un approccio personalizzato e sicuro
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