Lo studio è il primo ad avere investigato l’impatto del consumo di alcol sulla salute ossea delle donne anziane. Le partecipanti provenivano dallo studio finlandese di popolazione Kuopio Osteoporosis Risk Factor and Prevention – Fracture Prevention Study (OSTPRE-FPS).
I ricercatori dell’University of Eastern Finland di Kuopio hanno analizzato le informazioni relative al consumo abituale di alcol e ad altri aspetti relativi allo stile di vita raccolti attraverso questionariautosomministrati durante l’arco di tre anni. Nei tre anni di follow-up le partecipanti sono state sottoposte a misurazioni della densità minerale ossea a livello del collo femorale e della spina dorsale. In totale sono stati analizzati i referti densitometrici e alimentari relativi a 300 donne di età media 67 anni. I risultati dello studio sono stati presentati sulla rivista Public Health Nutrition.
Gli autori hanno osservato che il consumo abituale di alcol correlava positivamente con il valore della densità minerale ossea dei due siti scheletrici analizzati anche dopo la correzione per i fattori confondenti. In particolare, le donne che consumavano più di 3 bevande alcoliche alla settimana presentavano valori densitometrici decisamente superiori rispetto alle coetanee astemie (12% e 9,2% rispettivamente del collo femorale e della spina dorsale). L’analisi delle informazioni relative allo stile di vita confermavano queste associazioni.
Globalmente, i risultati di questo sotto-studio suggeriscono che un consumo responsabile e moderato di alcol possa offrire protezione contro la perdita di osso nelle donne anziane. Attualmente si ritiene che questi benefici siano attribuibili all’effetto dell’alcol sui livelli di ormoni androgeni ed estrogeni. L’effetto sarebbe maggiormente riscontrabile nelle donne in post-menopausa rispetto a quelle in pre-menopausa in quanto l’innalzamento degli estrogeni sarebbe più marcato nelle prime.
Recenti evidenze hanno dimostrato un’azione soppressiva diretta dell’etanolo sul riassorbimento osseo che non prevede la partecipazione di un asse ormonale. È altrimenti possibile che altri micronutrienti contenuti nelle bevande alcoliche contribuiscano al mantenimento della salute ossea. Ad esempio, l’acido ortosilicico, contenuto prevalentemente nella birra, sembra promuovere la deposizione di matrice ossea. Studi sperimentali hanno infine proposto un ruolo protettivo per il resveratrolo, un flavonoide presente nel vino, contro la demineralizzazione ossea prodotta dal calo ormonale che segue la menopausa.
Queste osservazioni non devono tuttavia distrarre dagli effetti negativi della dipendenza dall’alcol e richiedono dunque una corretta interpretazione, anche in luce delle recenti evidenze circa un possibile link tra il consumo di alcol e il rischio di sviluppare il tumore mammario.
Fonte Ds nutrition