In estate la voglia di stare in acqua cresce naturalmente e, se ai benefici del bagno si possono aggiungere quelli derivanti da un’attività sportiva da fare immersi in acqua, a guadagnarne è anche la salute e la forma fisica.
Dimenticate il nuoto e la solita acquagym. Da qualche tempo è tutto un fiorire di nuove pratiche sportive da fare in acqua, sempre più sofisticate e divertenti. Ecco le più interessanti.
Acquawalk
Letteralmente vuol dire ‘camminata in acqua’ ma si svolge indossando degli speciali stivali in neoprene che servono ad avere una presa sicura sul fondo e sui bordi della vasca. Grazie alla resistenza dell’acqua il movimento è talmente potente da essere un vero e proprio esercizio per le cosce, le gambe e i fianchi. Ma anche le braccia vengono coinvolte nell’allenamento e grazie alle speciali calzature è possibile assumere posizioni davvero incredibili per potenziare molti muscoli. Molto efficace per combattere la ritenzione idrica, tonificare il muscoli e favorire la circolazione sanguigna.
Watsu
Un’esperienza nel proprio mondo interiore, favorita dal contatto con l’acqua. L’obiettivo di questa disciplina è quello di lavorare sulla respirazione, ma anche sui muscoli e le articolazioni. Il praticante, infatti, viene assistito da un operatore nell’esecuzione di una serie di stiramenti, rotazioni del corpo in acqua, dondolii. Il Watsu è adatto a persone di ogni età, e anche a chi ha subito traumi in acqua per recuperare fiducia e piacere nell’immergersi.
Woga
Una disciplina innovativa che unisce le tecniche dello Yoga (ideale l’Hatha Yoga) con l’immersione in acqua. A ideare il Woga è stato il terapista statunitense Harold Dull che dieci anni fa comprese che l’acqua era un ambiente perfetto per praticare lo Yoga. In acqua vengono eseguite diverse asana (posizioni) e anche il Pranayama (respirazione). Il vantaggio dell’acqua consiste nell’assenza di gravità e nella possibilità di eseguire esercizi che sbloccano le articolazioni, allungano i muscoli, migliorando al contempo la respirazione, la concentrazione, il benessere psicologico. Ideale per le donne in gravidanza, le persone anziane, chi ha subito traumi e interventi chirurgici che richiedono un periodo di riabilitazione, chi è in sovrappeso e non riesce a svolgere attività fisica tradizionale.
Water boxing
Praticare un’arte marziale (come il Tai Chi) in acqua può essere un’esperienza decisamente nuova. La resistenza posta dall’acqua fa del water boxing una disciplina che permette di bruciare parecchie calorie. Al tempo stesso vengono potenziati l’equilibrio psicofisico e le abilità di auto-difesa.
Hydrobike
In acqua si modellano glutei e gambe pedalando su una bicicletta immersi a mezzo busto. E’ una disciplina divertente perché la lezione si svolge a suon di musica: la resistenza dell’acqua aumenta l’intensità dell’esercizio e ciò permette un vigoroso cardio-allenamento che garantisce benefici all’apparato cardiovascolare e aiuta a perdere peso.
Con l’estate torna la voglia di muoversi, ma soprattutto per chi è stato ‘sedentario’ per tutto l’inverno, la pratica sportiva può causare dei rischi: sovraccarichi sul sistema cardio-respiratorio e sulle articolazioni con insorgenza di sintomatologia dolorosa.
Per ovviare a ciò si può praticare attività fisica in acqua: a corpo libero con l’acqua fino al petto, alternando lavoro aerobico ad un lavoro muscolare più intenso, ma diverso dal solito e divertente.
Con questo tipo di attività sportiva si possono ottenere benefici di tipo generale: migliora l’efficienza fisica e quindi i sistemi cardio-respiratorio e muscolare aumentano la loro funzionalità. La resistenza dell’acqua permette poi una buona intensità di lavoro, diminuendo contemporaneamente i sovraccarichi sulle strutture osteo-articolari.
Con la ginnastica in acqua, quindi, si possono ottenere benefici diversi: bonificazione della muscolatura, dimagrimento e smaltimento di liquidi, sfruttando la particolarità dell’ambiente acquatico. Ogni movimento, per poter vincere la resistenza dell’acqua, stimola la muscolatura in maniera più intensa, senza però causare carichi sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni ed evitando traumi e sforzi eccessivi.
Per finire la ginnastica in acqua prevede esercizi che creano grandi vortici d’acqua intorno al corpo, generando un’ulteriore resistenza da vincere, ma anche una sorta di drenaggio linfatico che, riattivando al circolazione, contrasta il ristagno scorie e promuove il deflusso naturale dei liquidi in eccesso, accumulati nei tessuti.
Quindi, avanti a tutta ginnastica in acqua, sperando poi che con l’inizio della bella stagione l’attività fisica continui per mantenere la ritrovata efficienza fisica.
Dott. Sergio Lupi Specialista in Medicina dello Sport