Girovita è a rischio con poche ore di sonno. Dormire poco è infatti associato ad una maggiore presenza di grasso accumulato sulla pancia, il grasso viscerale, quello più pericoloso perché legato a rischio cardiovascolare. E anzi, basta solo un’ora di differenza rispetto alla durata di sonno giornaliera per incrementare questa associazione.

L’obesità è aumentata parallelamente alla diminuzione delle ore di sonno nelle società occidentali .C’è un legame importante tra la riduzione della durata del sonno e l’aumento di peso.

La massa corporea accumulata in settori specifici del corpo, come quella degli arti e quella addominale (che include quella viscerale), misurata con scansioni a raggi X a doppia energia, ha riscontrato associazioni negative tra la durata del sonno e la massa grassa viscerale, quindi meno si dorme più pancetta si ha. In particolare, una differenza di un’ora nella durata giornaliera del sonno corrisponde a un aumento di 12,1 g della massa grassa viscerale.

Non sono state rilevate altre associazioni tra carenza di sonno e grasso in altri distretti corporei come le gambe. Inoltre dormire più di otto ore a notte non assicura una silhouette migliore, i vantaggi sulla riduzione del grasso accumulato sono massimi a otto ore di sonno

Quindi esiste un legame importante tra la privazione del sonno e l’aumento di peso, in quanto l’adiposità viscerale è associata a problemi metabolici come l’insulino-resistenza, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Dormire almeno otto ore a notte può aiutare a regolare la funzione metabolica.

 

Marta Caposio