LA TAVOLA A NATALE DEVE ESSERE RICCA:
UN DIARIO PER LIMITARE I DANNI, COMUNQUE INFERIORI A QUANTO SI CREDE.
Un detto insegna che “Non si ingrassa da Natale a Capodanno, bensì da Capodanno a Natale”.
Giusto ricordarlo a chi si appresta a far penitenza proprio quando amici e parenti moltiplicheranno i loro attacchi: “almeno oggi, metti da parte la tua dieta e mangia”.
Non è improvviso buonismo, ma solo il ribadire a chiunque debba seguire delle restrizioni alimentari, magari per lunghi periodi, che il pericolo non viene da qualche festività o ricorrenza familiare. Ciò che conta davvero è aver accettato di modificare definitivamente e in meglio il proprio stile di vita di cui l’alimentazione è solo un aspetto, sia pure importante.
L’altro aspetto fondamentale, è quello di aumentare tutti i giorni (festività comprese) la propria attività fisica. Si deve cercare di conservare un minimo di coerenza nelle scelte alimentari, in modo da non moltiplicare le eccezioni o il sovraccarico, soprattutto nell’ambito dei cibi più ricchi di grasso e di zuccheri. In termini semplici, vuol dire che se è in programma lo zampone con le lenticchie non sarà il caso di buttarsi fin dall’inizio sugli antipasti di salumi e sul pane, altrimenti si raddoppieranno da un lato i grassi saturi e dall’altro i carboidrati che già figureranno in abbondanza tra i primi piatti e dolci di ogni tipo.
La frutta fresca o in macedonia è un rifugio dietetico, non altrettanto la frutta secca che ha molti pregi nutrizionali, ma è una miniera di calorie.
Tra i dolci si possono fare scelte che non offendono la tradizione, ma neppure il buon senso di chi ha già più che raddoppiato le usuali calorie dei giorni lavorativi.
La preferenza andrà alle composizioni più semplici. Ad esempio, il panettone ha meno grassi di un analoga porzione di pandoro; non sarà un gran risparmio, ma in accordo con altre scelte “al ribasso” si potranno risparmiare diverse calorie senza veri sacrifici alimentari onorando le feste.
Come si fa per le previsioni del traffico,si sono individuate giornate molto (semaforo rosso), mediamente (giallo) e poco a rischio (verde) sia per gli introiti alimentari, che per l’attività motoria. Provate a convertire qualcuna delle tipiche giornate rosse in gialle o gialle in verdi: ne avrete beneficio.