Una prima colazione ricca ed energetica aiuta a tenere sotto controllo la glicemia e a perdere peso. È quanto emerso da uno studio israeliano condotto dalla professoressa Daniela Jakubowicz e presentato all’ultimo congresso dell’Endocrine Society statunitense.
La ricerca ha coinvolto ventinove persone in sovrappeso con un’età media di sessantanove anni, colpite da diabete di tipo 2 con assunzione di insulina. I volontari, divisi in due unità distinte e casuali, hanno seguito due percorsi differenti così da confrontare risultati e traguardi raggiunti.
Il primo gruppo ha seguito un regime alimentare suddiviso in sei pasti giornalieri, distribuiti in modo equilibrato, senza perdere peso ma piuttosto guadagnando qualche chilo. Il secondo team avrebbe invece concentrato la sua attenzione sul primo pasto della giornata, la colazione, con porzioni ricche, caloriche e abbondanti per poi giungere ad un pranzo meno corposo e una cena leggera. I risultati hanno evidenziato un dimagrimento pari a cinque chili in tre mesi, con effetti benefici sulla glicemia.
Questo risultato è stato possibile grazie alla ridistribuzione delle calorie e dei quantitativi durante il giorno: tutti e due i gruppi hanno assunto le stesse calorie e la mole di cibo ma con porzioni differenti. Concentrare l’attenzione sulla colazione, primo pasto della giornata, permette al corpo di conservare a lungo un senso di sazietà. In tal modo l’organismo ha la possibilità di accedere a più energia, bruciare grassi e giungere al pranzo senza affanno.
Una cena leggera, inoltre, non appesantisce il fisico e permette di regolarizzare gli zuccheri per giungere al mattino con valori glicemici più equilibrati. Il fabbisogno notturno di insulina risulta meno pressante e rientra nella norma: obiettivo importante per chi soffre di diabete.
Seguendo un regime alimentare che prevede una colazione abbondante, il fabbisogno di carboidrati diminuisce nettamente durante la giornata come il senso di fame.
Al contrario saltare la colazione non è un’abitudine salutare in quanto, così facendo, si giunge al pranzo in affanno fisico finendo per consumare più cibo e in modo vorace. Lo smaltimento inoltre sarebbe più lento e critico per il corpo.
Oltre all’abitudine di iniziare la giornata con una colazione abbondante, anche la frutta secca aiuta a tenere sotto controllo la glicemia. In particolare, circa 75 grammi al giorno di frutta secca aiutano i diabetici a controllare la glicemia e i grassi nel sangue, permettendo un miglioramento significativo nella gestione della malattia.
È quanto rivela uno studio pubblicato sulla rivista Diabetologia e condotto presso la University of Toronto e il St. Michael’s Hospital a Toronto su 117 pazienti con diabete di tipo 2. Gli studiosi hanno confrontato gli effetti di tre mesi di tre diete di circa 2000 calorie giornaliere. Una prevedeva una porzione di 75 grammi/dì di frutta secca pari a 475 calorie, una di 38 grammi/dì di frutta secca più mezza porzione di muffin (carboidrati), la terza una porzione intera di muffin sempre pari a 475 calorie.
È così emerso che aggiungendo alla alimentazione quotidiana circa 75 grammi di un mix di frutta secca (pari a 475 calorie e in sostituzione di un analogo quantitativo di calorie da carboidrati) migliora il controllo glicemico a lungo termine. Inoltre migliora anche il profilo lipidico del paziente, riducendo così il rischio cardiovascolare.
Fonte: RedazioneInformaSalus.it