Uno studio italiano mostra come i bambini che frequentano più assiduamente i social network sono anche quelli che praticano più sport e consumano più spuntini.

Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Nutrition Journal e condotto presso l’Università di Padova ha svelato che i bambini, che più assiduamente frequentano i social network, sono quelli che più volentieri si concedono uno spuntino fuoripasto ma sono anche quelli che praticano almeno 4 ore di sport a settimana. Da questo interessante studio è emerso che non è identificabile una relazione fra obesità e consumo di spuntini fuoripasto. Gli studiosi hanno esaminato i dati relativi a 1215 bambini intervistati: in particolare i ricercatori hanno acquisito dati relativi all’indice di massa corporea dei bambini, al loro modo di trascorrere il tempo libero, quanto tempo trascorrevano in compagnia della TV, e sui social network in particolare, e quanta attività sportiva praticassero. Sulla base dei dati raccolti i bambini sono stati divisi in due gruppi: 608 che consumavano spuntini abitualmente e 607 che non li consumavano. I consumatori abituali di spuntini sono risultati essere i più assidui frequentatori di social network e quelli che praticavano almeno 4 ore di sport a settimana: un simile impegno sportivo implica una vita attiva che certamente non predispone all’obesità, come pure, forse, la navigazione sui social network predispone questi bambini fortemente a relazionarsi con l’esterno, ad avere molti interessi e quindi a non vivere in maniera problematica il loro rapporto con il cibo.

Fonte: 

Gregori D, Foltran F, Ghidina M, Zobec F, Ballali S, Franchin L, Berchialla P. The “snacking child” and its social network: some insights from an Italian survey. Nutr J. 2011 Nov 29;10:132.